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giovedì 16 settembre 2010

Momento Referrer N°4: L'acqua della pasta

Ecco una bella domanda con la quale qualcuno è arrivato al mio blog:
"Per cosa posso usare l'acqua di cottura per la pasta?"

L'acqua di cottura della pasta ha due caratteristiche principali:
è calda ed è ricca di amido (rilasciato dalla pasta in cottura).
Due ottime caratteristiche per un buon prelavaggio delle stoviglie.

Se avete l'accortezza di scolare la pasta mettendo il tappo al lavello, una volta finito il pranzo potrete mettere in ammollo le stoviglie per sgrassarle.
Così, se dovrete lavarle in lavastoviglie, non rimarranno fastidiosi residui e se invece laverete a mano, utilizzerete meno detersivo e meno tempo.

E voi, per cosa usate l'acqua di cottura della pasta??

martedì 7 settembre 2010

Momento referrer N°3: il lievito perenne

Ieri qualcuno è arrivato al blog digitando questa frase "come risparmiare il lievito"

Ecco quello che so a riguardo del lievito, comprese le dritte su come risparmiare

Esistono due categorie di lieviti:
-a lievitazione lenta (per pane, pizze, focacce etc..)
-a lievitazione istantanea (per torte dolci e salate, biscotti etc..)

I lieviti lenti sono due:
-Lievito naturale, detto anche lievito madre.
Questo si crea dalla fermentazione naturale di un impasto di farina e acqua e lo si può fare in casa o comprare dal panettiere.
Una volta che si ha un pezzo di lievito madre, si potrebbe vivere di rendita.
Infatti se si ha l'accortezza di conservare un pezzo di impasto lievitato con il lievito madre, lo si può usare per lievitare l'impasto successivo e così via all'infinito.
Lo si conserva in frigo per una settimana, non di più altrimenti acida tropo.
Se si pensa di non panificare spesso, si può conservare un pezzo di lievito madre anche in freezer, o farlo seccare, polverizzare e usare quando servirà.
Questo si potrebbe considerare un lievito perenne a costo zero in quanto la spesa iniziale è irrisoria e, spalmata per tutta la sua durata (che è infinita), si riduce a niente.

-Lievito di birra
Lo si trova al supermercato in panetti da 25 gr (lievito fresco), in bustine sotto forma di micro granuli (lievito disidratato, liofilizzato, in polvere) e in boccette (lievito liquido)
Anche questo lievito, come quello naturale, può essere acquistato una sola volta e usato all'infinito.
Una volta che si fa lievitare un impasto col lievito di birra, basta metterne da parte un pezzetto per usarlo la volta successiva e il procedimento è lo stesso descritto per il lievito naturale.
Io per comodità lo compro in panetti, costa meno di 20 centesimi al panetto e per averne in casa sempre a disposizione lo surgelo.
Il gusto del lievito di birra è particolarmente forte, per avere un gusto più tenue, si può usare un terzo di panetto su mezzo chilo di farina, invece che un panetto intero come consigliato.
Nel caso si usi una dose minore si deve avere l'accortezza di lasciar lievitare più a lungo l'impasto.
Anche questo si può considerare un lievito a costo zero e se si usa un terzo di panetto ha comunque un costo davvero basso.


Mentre dei lieviti istantanei ne troviamo quattro tipi:
-Bicarbonato
si tratta del bicarbonato di sodio, quello che troviamo al supermercato in scatoline di cartone.
Io personalmente l'ho provato per fare una torta, ma non mi è piaciuto, forse ho sbagliato le dosi o forse non è indicato per ogni tipo di dolce.
So che è ottimo come lievito per piadine, in questo caso se lo si usa al posto del lievito per torte salate (quello confezionato del supermercato) c'è un bel risparmio.
Essendo un lievito istantaneo non può essere impastato e conservato come si fa per i lieviti lenti.

-Lievito chimico
E' il classico lievito in bustina che si acquista quando si vuol fare un dolce o una torta salata, quello per dolci lo si trova anche vanigliato.
ha un costo di circa €50 cent a bustina.

-Cremor tartaro
questo lievito lo si trova facilmente in farmacia.
Anche questo è istantaneo e una volta impastato non può essere conservato.
Non l'ho mai usato se non per fare il didò (la pasta modellabile per bambini) ma in quel caso lo si usa come conservante.

-Ammoniaca per dolci
Anche questo tipo di lievito non l'ho mai usato.
La si trova nei supermercati in bustine, è una polvere bianca NON è la stessa cosa dell'ammoniaca che si usa per pulire casa!!


Questo è quanto ne so sui lieviti, se qualche lettore ne sa di più, mi farebbe immenso piacere avere altre info che verranno inserite per migliorare questo post :-)

domenica 29 agosto 2010

Momento Referrer N°2: Lavatrice umida

Oggi qualcuno è arrivato a questo blog digitando "Lavatrice che sa di muffa"

E' un problema fastidiosissimo dovuto al ristagno dell'acqua all'interno della lavatrice.
Basta che la lavatrice rimanga chiusa e inutilizzata un'intera giornata e se fa abbastanza caldo ecco che salta fuori il problema.
Per ovviare a tale fastidio io evito di tenere l'oblò chiuso, quando il cestello è vuoto lo lascio aperto in modo che non si crei condensa che ristagnando dia luogo al proliferarsi di muffe.

Purtroppo, anche se uso spesso questo accorgimento, può capitare che si creino cattivi odori all'interno del cestello, proprio come è accaduto qualche giorno fa*.
Cosa fare dunque per dare una bella rinfrescata alla lavatrice?
Io uso questo metodo:
-due bicchieri di varechina (la classica candeggina a base di cloro, non quella a base di ossigeno)
-un programma breve completo di risciacquo.

Faccio fare tutto il programma a cestello vuoto con all'interno solo la varechina, non aggiungo null'altro, ne detersivi ne altri additivi.

Certo, è fastidioso sprecare così un lavaggio...ma lo faccio in casi "gravi.

*Ad esempio, alcuni giorni fa ho lavato tovaglie e strofinacci dopo una cena a base di pesce, ho lavato e rilavato le tovaglie 4 volte di seguito, l'odore di pesce non andava via ne dal bucato e nemmeno più dalla lavatrice.

Un lavaggio a vuoto con sola varechina e la lavatrice è tornata come nuova.
E con un ennesimo lavaggio anche alle tovaglie, sempre con varechina, l'odore di pesce è andato via anche dai panni.

Per evitare che eventuali residui di candeggina potessero macchiare il bucato successivo, ho fatto una lavatrice di panni chiari, così sono andata sul sicuro.

giovedì 26 agosto 2010

nuova tag [momento referrer]

Inauguro oggi una nuova tag leggera leggera.

Come vi avevo accennato qualche post sotto, in fondo al blog c'è un gadget, è un opzione che permette di mostrare i riferimenti con cui gli utenti arrivano al blog.

Delle volte ne leggo di davvero simpatici, altre volte trovo uno spunto di riflessione per scrivere nuovi post.

Altre volte, come il referrer di oggi, mi ricordo che "son sempre i migliori ad andar via" :-(

Referrer di oggi: come si costruisce un thermos

Non ho la risposta a questo quesito, ma vorrei tanto saperlo anche io visto che il mio amato thermos è letteralmente esploso.

Lunedì sera avevamo parenti a cena, il thermos (solo la parte interna) era a testa in giù sul lavello, in attesa che si asciugasse per riporlo.

Mio zio trafficava in cucina (stava cucinando assieme a mio marito),
ha urtato accidentalmente il thermos che cadendo dentro al lavandino è andato in mille pezzi che son schizzati in tutte le direzioni.... una cosa pericolosissima!!
Non avevo mai visto un thermos esplodere, e devo essere sincera, non è che ci tenessi troppo a vederne uno, tanto meno il mio :-(
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