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venerdì 30 luglio 2010

Il primo termos non si scorda mai!

Post nostalgico... ricordi da bambina

Ricordo un piccolo termos arancione che mia madre usava per portare il caffè quando andavamo al mare e ci stavamo "tutto il giorno" (cioè anche a pranzo)
Quel termos esiste ancora, mia madre ne ha comprati altri, ma non tengono in caldo come quel piccolo termos arancione.

Ero sposina e ricordo che siamo andati (io e mio marito) in un supermercato per comprare alcune cose per la casa...ecco che vidi un termos... in una casa non poteva mancare un termos!

Non è piccolo come quello di mia madre...anzi, è decisamente molto più grande, e non è nemmeno arancione, è azzurro, ma sa tenere in caldo il caffè come quello di mia madre... ho saputo scegliere bene (diciamo che m'è andata bene) :-D

Domani andiamo al mare tutto il giorno... e io ho "spolverato" il mio bel termos....

E scimmiottando la pubblicità di una nota marca di pasta mi vien da dire... Dove c'è termos c'è casa.


Direte voi, che c'entra questo post in 'sto blog!?
beh... portarsi il caffè da casa, oltre che un piacere è anche un bel risparmio... prenderlo al bar costerebbe decisamente di più ;-)

lunedì 26 luglio 2010

Sbagliando si... fa il burro

Ok! E' la seconda volta che provo a fare la panna montata e non riesco.
Sia ben chiaro che l'ho sempre fatta...ma le ultime due volte, sarà stato il caldo, sarà stata la marca di panna..sarà quel che sarà, la panna non s'è montata ed è impazzita (si dice così anche per la panna o solo per la maionese??)

la prima volta, quando ho visto che tardava a montare, ho continuato imperterrita a frullare, finchè ha fatto i grumi e ho buttato via tutto.

Dopo aver condiviso il mio fallimento su facebook, mi è stato detto che avrei potuto farci il burro.

Ieri riprovo a fare la panna montata.
Frulla quà frullalla... la panna non voleva saperne di rassodarsi... memore del consiglio facebookiano ho continuato a frullare finchè il siero s'è completamente separato dal grasso, che ho raccolto, strizzato un pochino e conservato in una ciotola.
Ora abbiamo del buon burro dolce... e già, perchè la panna l'avevo zuccherata!

Ottimo da spalmare su una fetta di pane con sopra un velo di marmellata ;-)

venerdì 23 luglio 2010

Bio kill

Non sono solita pubblicizzare un prodotto e nessuno mi ha chiesto di farlo in questo caso, ma quando il prodotto merita, non posso che parlarne bene e consigliarlo.

Bio kill è un insetticida antiparassitario naturale, non è dannoso per l'essere umano e per gli animali a sangue caldo, mentre invece è mortale e deterrente per tutti gli animali a sangue freddo quali acari, pulci, pidocchi, mosche, cimici, formiche, scarafaggi, zanzare, tarli, tarme, api, lucertole etc.
La sua efficacia dura dalle due alle tre settimane. E' in odore, non macchia e non contiene gas.

Ho conosciuto il Bio kill quando dieci anni fa la mia casa è stata invasa dalle zecche.
Avevamo preso un cucciolotto di pastore tedesco e solo la mattina dopo ci siamo accorti che era infestato dalle zecche che durante la notte avevano invaso casa.
Non avendo avuto altre esperienze di zecche, mi sono affidata ai consigli del commesso che mi ha venduto il prodotto dicendomi che era ottimo.
Lo spruzzai ovunque, oltre che sul cane, anche nei letti, negli armadi e nei muri di casa.
Essendo inodore e incolore, non ho avuto fastidio a nebulizzarlo per tutta casa.
Le zecche son sparite e nel frattempo ho conosciuto tutti i pregi del Bio Kill, ho scoperto che è eccellente per tenere lontane le zanzare spruzzandolo negli infissi di casa, per non far entrare gli scarafaggi in casa spruzzandolo nello zerbino, per eliminare i pidocchi delle piante nebulizzandolo direttamente sulla pianta.... e per eliminare i pidocchi degli umani quando se l'è beccati mia figlia, spruzzando il prodotto nel guanciale su cui lei poggiava la testa.
In oltre è ottimo per chi è allergico agli acari, spruzzandolo sui materassi si tengono lontane le "bestiacce" per due settimane.

Adesso abitiamo in una casa indipendente con giardino che si riempie di zanzare e mosche...l'ho spruzzato su tutti i muri, e sui secchi della differenziata che sono un ricettacolo per formiche e insetti vari.
Insomma, in casa mia non manca mai un flacone di Bio kill.

Ovviamente ne va fatto un uso consapevole, non lo si deve spruzzare ovunque pensando che non sia dannoso solo perchè non è nocivo per l'uomo, ad esempio è mortale per i pesci e pure i gatti sono molto sensibili alle sostanze presenti nel Bio Kill
Va quindi usato con moderazione e stando attentissimi a dove lo si utilizza.

E' un prodotto che costicchia un po', il prezzo si aggira attorno ai 12€ per mezzo litro, ma col fatto che l'efficacia dura settimane, ad esempio non c'è bisogno di fare il ddt in cucina ogni giorno, basta nebulizzare il prodotto sulle pareti una volta alla settimana.

Essendo un prodotto naturale è possibile trovarlo persino nelle erboristerie e nelle farmacie oltre che in ferramenta, nei negozi di sementi, nei colorifici.

E se volete saperne di più, visitate il sito Bio kill

...e visto che sono in vena di pubblicità gratuita, vi segnalo l'erboristeria on-line dove ho acquistato l'ultima volta il Bio kill ad un ottimo prezzo ed in tempi velocissimi

giovedì 22 luglio 2010

Dieci buoni consigli per stirare meno

In attesa che tutti voi vi convertiate al non-stiro, ecco un passaggio intermezzo per mettervi sulla buona strada.
Una lista di buoni consigli per decimare il vostro bucato da stirare:

1° Acquistare i capi giusti
Se dovete acquistare un nuovo capo e volete avere la praticià di non doverlo stirare, preferite capi semplici, privi di tutte quelle cose che vi obbligano a stirarlo; camicie, indumenti con molte tasche, nastrini, paillettes e pizzi, sono capi che vanno stirati se non si vogliono indossare degli stracci.
Se il capo contiene una percentuale di elastan o lycra, è molto probabile che dopo il lavaggio non avrà bisogno del ferro da stiro, anche i capi sintetici difficilmente andranno stirati, preferite il pile alla lana e la viscosa al cotone.
E se volete un capo che del ferro da stiro non vuole vedere nemmeno l'ombra, scegliete gli indumenti "effetto stropicciato", quelli che vanno asciugati attorcigliati!

2° Il lavaggio
Se lavate gli indumenti a mano, evitate di strizzarli troppo forte, se usate la lavatrice, scegliete programmi a basse temperature e fate centrifugare al minimo.
Le alte temperature "cuociono" le fibre fissando le pieghe che saranno più difficili da mandar via, e anche la centrifuga troppo forte rende il bucato più stropicciato.
Con temperature e centrifughe basse avrete un bucato comunque pulito e molto meno stropicciato nonchè un notevole risparmio di energia.

3° Stendere subito
Dopo il lavaggio in lavatrice è opportuno stendere subito il bucato, per due buoni motivi.
Prima di tutto il bucato che rimane troppo tempo in lavatrice si stropiccia tantissimo lasciando le grinze anche in asciugatura e rendendo lo stiro quasi necessario e più lungo.
E poi, cosa da non sottovalutare, la roba prende "quel cattivo odore di umido"

4° Stendere correttamente
Stendere bene il bucato, diminuisce drasticamente la stiratura.
Innanzitutto bisogna scuotere il bucato prima di stenderlo in maniera da eliminare eventuali stropicciature formate durante il lavaggio. Tutto ciò che solitamente va appeso in una gruccia per riporlo nel guardaroba, anche per asciugare è meglio metterlo in una gruccia (camicie, vestitini, giubbotti, gonne).
Attenzione al segno delle mollette, stendete le maglie in modo da poterle pinzare sotto le ascelle o sul fondo e per non rovinare l'elastico delle calze, fissatele al filo per la punta.
Gli asciugamani non vanno stessi tendendoli troppo, durante l'asciugatura si restringono, lasciate un po' di gioco nel lato che pinzerete in modo che asciugando non rimanga più largo rispetto agli altri.
Le lenzuola vanno stese il più aperte possibili o comunque ben piegate in modo che le pieghe che si formeranno con l'asciugatura siano "compatibili" con le pieghe che farete per riporle.

5° Piegare subito il superfluo
Almeno il 50% del bucato quotidiano può essere piegato e riposto senza essere stirato.
Asciugamani, calze, mutande, lenzuola, vestitini da neonato, tute da lavoro, capi in fibre sintetiche, stracci per spolverare, asciuga-piatti, pigiami, vestiti per casa.
Tutte queste cose possono essere distese con le mani prima di piegarle e risposte sollevandoci da ore di stiratura!

6° Un giro in asciugatrice (per che ha la fortuna di averla)
Vi consiglio di far fare al vostro bucato asciutto, 5 minuti in asciugatrice, in pochi minuti il bucato si stenderà, si ammorbidirà e si finiranno di togliere altre piegoline create durante l'asciugatura in fune.
Abbiate l'accortezza di togliere subito il vostro bucato dall'asciugatrice sennò si stropiccerà più di prima.
Togliete e piegate subito, il calore continuerà a auto-stirare il bucato.
5 minuti di asciugatrice vi sollevano da un ora di ferro da strio ;-)

7° L'attesa
In attesa di stirare il bucati che ritenete stropicciato, piegatelo bene (come fareste dopo stirato) ed impilatelo in una cesta o sulla mitica sedia dei panni da stirare.
Quando arriverà il momento della stiratura avrete panni meno stropicciati e più facili da stirare e molto probabilmente i panni del fondo, se ben piegati, saranno già stati stirarti dal peso dei panni sovrastanti

8° Il momento giusto per stirare
In realtà non c'è un momento giusto per stirare, ma potete prendere in considerazione queste mie riflessioni:
Non lasciate accumulare troppa roba da stirare, la stiratura vi sembrerà interminabile per non parlare del fatto che il bucato nel fondo della pila di panni da stirare (se non lo avevate piegato bene) avrà pieghe pressochè indelebili col risultato che gli ultimi panni saranno più difficili da stirare.
Non stirate nemmeno ogni volta che avete due cosine, vi sembrerà di stirare di continuo e consumerete più corrente, perchè ogni volta che accendete il ferro questo dovrà riscaldare e se lo accendete spesso dovrete farlo riscaldare ogni volta e quindi tenerlo acceso per minuti che sommati son una bella spesa.

9°Il ferro da stiro
Avere un buon ferro da stiro agevola la stiratura, rendendola più facile e veloce.
Evitate di prendere un "ferretto" da quattro soldi, preferite invece un ferro con caldaia e che quindi stira con l'ausilio di getto di vapore.
Se trovate un'offerta al supermercato, potrete acquistare un discreto ferro con caldaia al costo di un ferro tradizionale.

10°
9 motivi son più che sufficienti per diminuire drasticamente il bucato da stirare.
E se riuscite a mettere in pratica i primi 6 punti, col tempo vi accorgerete con infondo il ferro da stiro non è poi così indispensabile e che potete farne a meno
Campagna di sensibilizazione al
NON-Stiro


mercoledì 7 luglio 2010

Dieci buoni motivi per NON stirare

E' circa tre anni che non stiro più, la mia vita non pare essere peggiorata e non mi sembra di aver avuto tragiche ripercussioni dopo aver preso questa decisione ergo, si può far a meno di stirare.
E' per questo che ho iniziato una mia personale battaglia anti-stiro, ogni volta che sento qualcuno che si accinge a stirare, cerco di dissuaderlo dal farlo.
Vorrei far sapere a tutti che stirare non è indispensabile e che si vive bene anche senza il ferro da stiro.
Ho dunque elenmcato per voi dieci buoni motivi per non stirare!


1° E' noioso
A parte alcuni individui che trovano "rilassante" stirare, per la maggior parte degli esseri umani, stirare non è un'attività piacevole. Dunque, perchè farlo??


2°Porta via tempo utile
In due ore si possono fare tante cose per se e per la famiglia invece che impiegarle stirando.
se volte far del bene ai vostri bambini, portateli due ore al parco, saranno più felici che avere i vestiti stirati (oltretutto a loro poco importa avere i vestiti stirati), se volete impegnare due ore, preparare un dolce per la famiglia, è molto più gratificante e soddisfacente che stirare, se volete rilassarvi veramente, leggete un libro, uscite con un amica, dedicatevi ad un hobby nello stesso tempo che avreste dedicato allo stiro.



3° Nuoce alla salute
Mettiamo per assurdo che stirare sia divertente, non possiamo invece negare che dopo un ora o due di stiro la schiena, le spalle e il braccio siano tremendamente indolenziti. per non parlare del morale, non sarà più sollevato di quanto lo era prima di cominciare a stirare. Ne vale la pena?


4°E' pericoloso
Gli incidenti domestici capitano quotidianamente, perchè agevolarli mettendoci in casa un ferro da stiro? le ustioni sarebbero all'ordine del giorno!


5°E' inutile
Di solito si fanno le cose affinchè durino un po', il risultato dello stiro dura solo se il capo resta appeso nell'armadio, una volta indossato, svanisce dopo pochi minuti.
mi domando io, che senso ha?


6° Fa caldo
D'inverno potrebbe pure essere un'alternativa costosa e faticosa per tenerci al caldo, ma d'estate stirare diventa una vera e propria tortura. Stirare è da sadici, non trovate?


7° E' un'imposizione della moda.
Diciamolo, perchè si stirano i capi?? Solo perchè chi confeziona certi capi li vuole stirati e non certo perchè c'è una vera motivazione, tanto e vero che non tutti i capi si devono stirare, esistono capi che nascono stropicciati e tali devono rimanere, se stirare fosse indispensabile andrebbe stirato tutto, giusto?


8°E' superfluo
Lavare il bucato è igenico, stenderlo per asciugarlo è necessario, ma stirarlo... non ha nessun senso utile!


9° fa spendere più del necessario

Non sempre si riesce a star dietro ai panni da stirare e di conseguenza si acquistano più indumenti per compensare quelli che ci si accorge essere scoccianti da stirare; per non parlare dei capi che si danneggiano col ferro rovente, se si decide di stirare si deve mettere in conto che si rovineranno alcuni indumenti.

10° E' costoso
E non poteva certo mancare il punto downshifter!
Stirare è costoso, e noi downshifters siamo contro ogni spreco.
Per stirare occorre un ferro da stiro i cui prezzi si aggirano dai 30 ai 300€, occorre un asse da stiro, altri 20€ o più, serve dell'acqua distillata (0,30 cent al litro) per non parlare della corrente, un'ora di ferro da stiro acceso costa all'incirca 2€ e se per caso non abbiamo tempo di stirare e dobbiamo pagare qualcuno che lo faccia al posto nostro, son 8€ l'ora
Ma non ci conviene conservarci tutti questi bei soldini e spenderli in maniera più rilassante?


Non siete ancora convinti??
Pazienza, continuate a stirare!

IO NON STIRO

venerdì 2 luglio 2010

Lievito Madre: 1° step

Fare il lievito madre non è difficilissimo, bisogna però avere alcune accortezze e se tutto va bene, il risultato è davvero soddisfacente!!



Io stò preparando il mio, volete unirvi??

ecco come procedere...
-procuratevi un barattolo capiente (quello che utilizzo io è da due litri) preferibilmente nuovo e/o comunque ben lavato e possibilmente di vetro
-tre cucchiai di farina 00
-un pochino d'acqua (se quella di rubinetto sa troppo di cloro, meglio quella in bottiglia)
-un cucchiaino di miele, di zucchero o di yogurt al naturale (non sono indispensabili ma agevolano la fermentazione)
-una ciotola dove mescolare gli ingredienti
-un posticino dove riporre il barattolo tra un rinfresco* e l'altro, un posto caldo, lontano da pericoli (tipo mariti che vi buttano il barattolo...ahhaha) o da passaggi d'aria, l'ideale è dentro una credenza in cucina, magari sopra la cappa che c'è calduccio.






Prima di maneggiare gli ingredienti ricordatevi di lavarvi bene le mani, non starnutite e non tossite sopra l'impasto mentre lo lavorate, senò coltiverete batteri e non lievito!!

Versate nella ciotola tre cucchiai di farina, un cucchiaino di miele o zucchero o yogurt e versate l'acqua a filo mentre impastate, fino ad ottenere un impasto compatto ma morbido...come quello per la pizza... anzi, leggermente meno molle.
Se avete versato troppa acqua, "asciugate" l'impasto aggiungendo farina.


Non aggiungete sale all'impasto perchè il sale "ammazza" il lievito.

Fatte dell'impasto una pallina e inseritela nel barattolo, socchiudete col coperchio e riponete al calduccio.



Ora vi dovrete "scordare" l'impasto per qualche giorno...
Dovrà stare solo soletto almeno tre gioni, o comunque fino a quando noterete delle piccole bollicine nell'impasto

* Dopo qualche giorno si farà il primo rinfresco, cioè si aggiungerà altra farina e altra acqua per far crescere bene e rafforzare il nostro lievito, questo si deve fare quando si notano nell'impasto delle piccole bollicine...quindi non è detto che sia per tutti allo stesso momento, possono passare due giorni come quattro...dipende da tanti fattori.

Col tempo la pasta dovrà avere un odore acidulo, di fermentato, un odore "alcolico".
Non dovrà avere macchie di nessun colore, ne rosa, ne tanto meno verdi... se il vostro impasto dovesse avere delle macchie o un odore sgradevole, buttatelo via perchè significa che è contaminato.

E allora... buon "impastaggio" a tutti!
...ci si vede tra qualche gionro per il secondo step!!


(Stiamo facendo il lievito anche su "Mani In Pasta" il gruppo di face book... se ti va puoi unirti noi)
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